La riabilitazione del pavimento pelvico in ambito oncologico risulta essere un supporto importante prima e dopo l’intervento chirurgico sia per quanto riguarda la chirurgia conservativa che gli interventi di carattere demolitivo.

Le strutture perineali possono andare incontro a danni strutturali e funzionali, che possono poi sfociare in patologie come PROLASSO DEGLI ORGANI PELVICI, DOLORE PELVICO CRONICO, DISPAREUNIA (dolore ai rapporti), INCONTINENZA URINARIA, INCONTINENZA AI GAS/FECI, URGENZA.

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Oltre ai tumori agli organi pelvici, anche un tumore al seno può creare disfunzioni del pavimento pelvico.

Il danno è dato dalla soppressione ormonale e dall’assunzione della terapia farmacologica chemioterapica che causa menopausa precoce.

La carenza di estrogeni e di testosterone, oltre al calo del desiderio, causa riduzione della lubrificazione vaginale con secchezza e difficoltà ai rapporti.
Con questa si sviluppano quadri clinici importanti come dispareunia e incontinenza urinaria.

Il dolore causa una contrazione difensiva della muscolatura pelvica, restringendo ancora di più l’entrata vaginale e aumentando il rischio di cistiti.

La riabilitazione del pavimento pelvico, attraverso la presa di coscienza, la consapevolezza, esercizi mirati e l’utilizzo di device sicuri, può migliorare la continenza, la circolazione e l’elasticità dei tessuti e della muscolatura.

GiuliaF

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